Se la fattoria è uno dei giochi preferiti dei bambini un motivo ci sarà. Far finta di coltivare, innafiare e raccogliere i frutti dei campi; poi, accudire gli animali, portare le pecore al pascolo, mungerle e ricavarne buonissimi formaggi. Infine  la sera, dalla terra alla padella, tutti a tavola a mangiare le prelibatezze della giornata, cucinate con genuinità e fantasia, chiacchierando di piccole curiosità e grandi passioni. E se la FATTORIA diventasse un bellissimo format reale, una rassegna enogastronomica itinerante di cuochi e agricoltori che dialogano tra loro? Ma  se l’ideatore di FARMER, Francesco Cinapri, decidesse di fare una puntata nelle Marche il 29 giugno? E a questi “pupazzetti-farmers-produttori” venisse dato un nome?

Rinci e Rapisarda

Alessandro Babbini, titolare insieme a Luca Galeazzi e Francesco Velieri, di Rinci Meraviglie  di Gusto (Castelfidardo), un’azienda giovane che si è fatta le ossa in pochissimo tempo. Una realtà con i piedi ben ancorati alle rocce del Conero ma che guarda lontano,  là dove il mare lascia spazio ai sogni e alle ambizioni.  L’intuizione di puntare tutto su un prodotto  particolare, gustoso e ancora poco conosciuto come gli  spaccasassi ( il finocchietto marino di cui ci hanno fatto innamorare, leggi  anche “Tutti pazzi per gli spaccasassi“),  era già vincente, ma la differenza l’hanno fatta proprio loro, i giovani titolari, con una gran voglia di fare, una straordinaria curiosità di sperimentare (dalle salse, alle composte, ai pesti)  e gli occhi che brillano quando parlano del loro lavoro.

cau e spada rapisarda

Emilio Spada dell’ azienda agricola Cau&Spada di Sassocorvaro che insieme ai genitori e ai suoi fratelli da oltre 40 anni, da quando si sono trasferiti con 200 pecore dalla Sardegna alle Marche , porta avanti un ambizioso progetto totalmente basato sulla “semplicità” di trasferire il territorio in un formaggio. Come?  Partendo dal coltivare terreni biologici dove far pascolare il proprio gregge (oggi 2.000 pecorelle…avoglia a contare!) in modo da avere latte di altissima qualità a cui potersi ispirare per produrre ogni giorno “Signori Pecorini”, dove l’acidità rincorre la dolcezza finchè non si prendono per  mano, ed è subito armonia!

E se questi due Produttori venissero improvvisamente trasportati nella piazzetta di Numana  a picco sul mare, a raccontare le loro storie e a incontrare uno chef d’eccezione pronto ad ospitarli  a Casa sua?

 

Rapisarda in cucina

Alesssandro Rapisarda, giovanissimo ed estroso Chef, che conosce il territorio meglio delle sue tasche e  con i suoi fornitori-amici passa intere serate a pensare e studiare come valorizzare i loro prodotti, con un calice di vino in una mano e una padella nell’altra. Sul suo nuovo ristorante e sul suo passato (dai premi San Pellegrino Yung Chef ai grandi maestri Uliassi, Crippa, Berasategui) tutti hanno scritto, me compresa (leggi l’ Intervista ) , che sono andata a trovarlo 5 giorni prima che aprisse  Casa Rapisarda. In quella occasione, mi ero dovuta accontentare di una mezz’ora d’aria in compagnia dello chef tra un racconto e un: “E’ tardi, è tardi, ho fretta è tardi!” alla Bianconiglio.

Mi piace l’idea di testare per la prima volta il Ristorante Rapisarda. proprio in occasione di un evento particolarmente intimo: un conversazione confidenziale tra il proprietario di “Casa” e i suoi  amici – fornitori – produttori, graditi ospiti.

Fragustoepassione_Cena a Casa Rapisarda

Dalle parole si passa ai fatti. Ci si sposta a tavola. Dove ogni piatto continua comunque a raccontare. Storie di terra e di mare. Di pescatori che si svegliano la mattina presto, di rocce del Conero, di verde acceso e di bianco latte. Storie dal sapore deciso, dal gusto pungente, che si alternano a racconti più delicati e sussurrati,  che accarezzano il palato con sensazioni più dolci. Perchè a Casa Rapisarda parlano anche i muri a ricordare che è bello “Esagerare con Equilibrio”. Senza limitarsi. Senza Strafare.

5 inedite portate, sfacciatamente armoniose. 5 passaggi di immenso piacere.

farmer menu

Ed ecco come al solito il mio personale Podio, dei 3 MIGLIORI FERMO-IMMAGINE della serata

NUMERO TRE : IL PIACERE DELL’ INCERTEZZA

Stasera ho provato questa nuova forma di piacere. Alcuni piatti non sapevo se erano più belli o più buoni. Non sapevo mai da dove cominciare. Da una parte il timore di rovinare quelle micro composizioni perfette, dall’altra l’istinto  e la convinzione impulsiva e assoluta  che da qualche parte dovevo pur attaccare, sforchettare, tagliuzzare.  Un  po’ sadica nel rovinare e un po’ egoista nel non poterne fare a meno. Sospesa tra  un timore reverenziale e un menefreghismo assoluto.

fragustoepassione_menu casa rapisarda

NUMERO DUE : IL GIAPPONE  CHE GIOCA IN  “CASA”

La mia passione per il Giappone non fa più notizia. Ma ho scoperto di non essere la sola a questa cena. Lo chef è solito ospitare nei suoi piatti spezie e profumi orientali che lascia dialogare con le eccellenze del nostro territorio.  Pensate a una salottino a tre dove  finocchietto marino, triglie e Sancho chiacchierano del più e del meno.  O dove cacio, moscioli e tè matcha si scambiano idee e impressioni. Senza confini,  perchè la creatività è un linguaggio assolutamente universale e condiviso. Chapeu a questa “cacio e pepe” Made in Marche.  Un piatto forte, in assoluto il “primo” della classe, il cavallo di battaglia della serata, quello su cui puntare e vincere (facile).

cacio e moscioli

 

NUMERO UNO : L’ATMOSFERA DA DOPO PARTITA

Quel profumo di passione e energia creativa che rimbalzava dagli ospiti ai  piatti, dallo chef ai produttori, dalla cucina alla sala, e si propagava nell’aria, rendendola leggermente frizzantina. Quel sentirsi al posto giusto nel momento giusto, a mangiare la cosa giusta, ma a fare una foto (magari) sbagliata, mossa e fuori fuoco, perchè per una volta prevale la voglia di vivere il momento. Di ridere, brindare. E Basta.

Fragustoepassione_ Farmer