Il nuovo ristorante Casa Rapisarda è quasi pronto: le porte restano chiuse ma lo Chef Alessandro mi concede in esclusiva la sua mezz’ora d’aria…

Che Alessandro Rapisarda e il suo famoso risotto alla “Marinara” siano stati i  vincitori del S. Pellegrino Young Chef 2016 lo sanno tutti, come del resto tutti sanno che il “ragazzo” ai fornelli ci sa decisamente fare, che ha  un curriculum di tutto rispetto  che annovera maestri del calibro di Uliassi e di Crippa e collaborazioni in  brigate pluri stellate. Tutti probabilmente sanno anche che sta per aprire il suo primo ristorante: Casa Rapisarda a Numana,  nell’ ex locale “La Costarella”,  che prendeva il nome dalla famosa scalinata della cittadina dove si trova.

E allora io che vi racconto? Potrei dirvi che  nell’ultima settimana lo chef  si è barricato dentro per mettere a punto il suo menù, che dorme 4 ore a notte, mangia spessissimo il suo piatto preferito: pasta in bianco “al dentissimo con olio buonissimo”  e beve solo acqua per mantenere la lucidità e la concentrazione necesarie.  Ma soprattutto che la sua nuova Casa verrà  inaugurata sabato 19 maggio,  a partire dalla cena.

scalinata della Costarella

Io non entro, ma lui evade

Premesso che non sono riuscita ad entrare nel Ristorante, che giustamente vuole mantenere un alone di mistero, tramite un validissimo aggancio (grazie Alessandro!), ho però ottenuto che lo chef uscisse dalla sua “prigione dorata” per rispondere a qualche domanda. Abbiamo trascorso insieme  la sua mezz’ora d’aria: io bevendo un Americano e lui limitandosi a un doppio caffè.

Alessandro rapisarda _Fragustoepassione

Che tipologia di ristorante sarà Casa Rapisarda?

 Vista la posizione,  sarà un ristorante  quasi totalmente “marittimo-vegetale“: poca carne che entrerà solo in alcune preparazioni, tanto pesce esclusivamente di cattura e moltissimo territorio. La marchigianalità sarà prepotente e preponderante:  i moscioli di Portonovo, gli spaccasassi del Conero prodotti da Rinci, il carciofo di Montelupone solo per citarne alcuni…

Per quanto riguarda la location  invece, ho voluto mantenere l’identità del posto, non ho stravolto il locale perchè era bello già così…

Più tradizione o più innovazione?

Equilibrio: il giusto mix. Si potrà assaggiare un piatto tradizionale come lo stoccafisso all’anconetana eseguito con una perfezione maniacale o si potrà scegliere un percorso più creativo che parte dai piatti della nonna per evolvere in qualcosa di inaspettato. Ovviamente a fare la differenza sarà anche la scelta della materia prima: TOP del TOP!

Chi immagini si siederà ai tavoli del  locale?

I coperti sono solo 22. E’ un ristorante intimo, da coppia. L’atmosfera sarà riservata: divanetti, luci soffuse, musica di sottofondo.Sarà un locale da occasione speciale, da appuntamento importante, ma anche da piacere di mangiare bene per allietare il palato. Non sarà sicuramnte un ristorante frettoloso, da mezz’ora e via…

E passando al menù, cosa dobbiamo aspettarci

Ci sarà sia un menù degustazione a sorpresa sia la possibilità di ordinare alla carta. Probabilmente (ma devo ancora decidere) le degustazioni saranno due: una più piccola di 4-5 portate e una completa da 8. Alla Carta oltre agli antipasti, primi e secondi ci sarà una sezione particolare dedicata a un singolo ingrediente ma di più non voglio dire. Sarà possibile tra gli antipasti anche scegliere un “Invito al crudo” con 4-5 piccoli passaggi originali.

 Chi ti affiancherà nel progetto?

Ho scelto due ragazzi giovani e talentuosi  che non si spaventano di fronte ai ritmi frenetici e pesanti della cucina. In sala invece c’è un ragazzo che ha avuto diverse esperienze in giro per l’Italia ma che adesso aveva voglia di tornare nelle Marche. Con lui abbiamo messo a punto una carta di vini particolare: solo 35 etichette ma di cantine di altissima qualità, spesso biologiche e biodinamiche, poco note, poco commerciali  e molto più di nicchia.

Cosa ti spaventa di più?

Ovviamente c’è un po’ la paura di deludere le aspettative che so che sono alte  e quella di finire tutto in tempo ma soprattutto mi spaventa lo stare dietro alle mie idee che spesso sono troppe. La curiosità intorno al ristorante si sente,  c’è da partire subito con il piede giusto. Se la gente mangerà bene, ne parlerà bene e il resto verrà da sè..

Raccontami un piatto forte. Me ne basta uno

Adoro i moscioli e probabilmente è una delle cose che preferisco trattare. In un antipasto del menu ho voluto riprendere una tradizionalissima e lunghissima ricetta anconetana: i moscioli vengono aperti,  riempiti di carne, legati uno alla volta con lo spago e poi messi in un tegame e fatti cucinare  con la salsa di pomodoro. Io l’ho rivisitata e la propongo a modo mio, tutto a c crudo, ma non dico altro.

E se abbiamo iniziato con l’antipasto finiamo con un dessert. Fammi sognare…

Ti parlo di una proposta fresca e leggera: una simpatica degustazione di sorbetti a base di frutta che andrò ad aromatizzare in tanti modi,  proprio perchè in un locale marinaro dopo una bella mangiata di pesce ci sta.

Per ora troverete un sorbetto allo yuzu  (un agrume giapponese che mi offre un sacco di idee) con gelée di rosmarino, uno di fragole e fiori di sambuco e uno alla pesca (fra un po’ useremo la Saturnia) aromatizzato al basilico e limone.

Casa Rapisarda_ Nuova apertura La mezz’ora d’aria dello Chef è scaduta abbondantemente, il lavoro chiama. Si torna insieme alla Costarella. Casa Rapisarda resterà chiusa ancora qualche giorno ma la mia curiosità invece di essersi placata è notevolmente aumentata. Ma si sa, l’appetito vien mangiando..

Non vedo l’ora di sperimentare e per una sera  sarà  par condicio:
i bambini a Casa dei Nonni e noi a Casa Rapisarda!

Ristorante Casa Rapisarda Via IV Novembre 35, Numana Tel 071- 9696138