Il Paese è piccolo la gente mormora. Avete presente il telefono senza fili?  A poco più di un mese di distanza dall’apertura de L’Officina, il nuovo Ristorante  di Sirolo, sono giunte notizie di ogni tipo: da che si va solo in giacca e cravatta a che non vogliono bambini  (anzi forse li cucinano). C’è chi dice che un posto così a Sirolo mancava, c’è chi pensa invece che già se la “tirino”, e anch’io nel mio piccolo,  ho parlato e pubblicato ancor prima che venisse inaugurato (leggi anche Inaugurazione Ristorante LOfficina.)

LOfficina Sirolo gourmet

Chiacchierare è bene ma assaggiare è meglio

Poi arriva il momento in cui le parole sono a zero e contano i fatti. Bisogna varcare la porta, guardare, sedersi, annusare, mangiare e alla fine raccontare. E io vi dico la mia. Sono andata di mercoledì, l’atmosfera era assolutamente rilassante. I bambini non li ho portati per scelta perché come immaginavo è un posto da conversazione sottovoce, da gesti lenti, da degustazioni consapevoli.

Cucina e Brigata LOfficina Sirolo

La cucina a vista attrae e rapisce come un bel film d’animazione. L’ambiente è contemporaneo, grandi vetrate pochi tavoli, niente fronzoli. Avrei preferito forse mangiare al piano di sopra, dove si trova il tavolino per due che fa angolo, il più gettonato di tutto il locale, ma la sala non era ancora allestita e me ne sono fatta una ragione.  Le attenzioni ci sono ma ben dosate: non ti senti sorvegliato a vista ne tanto meno abbandonato a te stesso. La  mise en place è minimale e moderna senza tovaglia, con il legno naturale del tavolo in evidenza, le tovagliette e i tovaglioli di tinte delicate e naturali. Al centro una bella calla bianca, che anticipa col suo slancio verticale l’arrivo dei lunghi grissini e delle scatoline porta pane con il “sofficioso” cicoria e patate e le “scrocchiarelle” sfoglie di mais.

Il menu degustazione Idee in Cucina

LOfficina propone due menù degustazione. Il primo, Quasi tradizione  con 5 proposte giocate su un ping-pong tra terra e mare e  rivisitazione dei piatti della tradizione. Il secondo, Idee in Cucina è il menù che dovrebbe spingere il piede sull’acceleratore e osare. In realtà anche in questo  caso ho trovato un leggerissimo freno, come se lo chef Davide Breccia volesse ancora studiare bene il territorio e il suo nuovo locale prima di mostrare tutte le sue carte. Una scelta plausibile e credo condivisibile.

LOfficina vino naturale

Sul vino ho lasciato fare al sommelier Anthony Paccioni, noto per  conoscere e saper riconoscere piccoli produttori di grande potenzialità e per la sua predilezione verso i naturali e poco filtrati. La scelta cade su un vino calabrese,  Aglò 2016 MARADEI dai vitigni Guarnaccia e Malvasia Bianca, coltivati secondo i principi biodinamici. Buon vino che  io probabilmente d’istinto avrei preferito un pelino più freddo ma sicuramente la temperatura era quella ideale per  esaltare tutto il bouquet di profumi.

Sette Spose per sette fratelli, 7 proposte a 70 euro

Il BENVENUTO DELLO CHEF é un gioco di consistenze da mangiare solo con le mani. Si parte con un “Crunch” di  un cracker di canapa con burro alle acciughe ( una spinta  bella”strong” di sapidità), si attraversa una consistenza “spugnosa” con spuma di blu cheese, tartufo e foie gras, e si finisce con un gavettone di burrata laccata di pomodoro, esplosione d’estate bella da vedere e goduriosa da mangiare.

Benvenuto dello chef LOfficina

IL MARE E IL CRUDO è un vero tuffo a bomba in mare aperto: improvviso, inaspettato e senza salvagente. Per chi non ha paura dell’acqua è un ritorno alle origini, per chi invece preferisce la sicurezza del bagna-asciuga potrebbe essere traumatizzante: spuma di mare, ostrica, gelatina di vongole e sorbetto di riccio, freddo e intenso che quando arriva sorprende.

CAPRESE DI TRIGLIA è la seconda proposta come a  dire “Vorrei continuare come all’inizio ma non posso”, pronta a rassicurare che il menu degustazione ha offerto un assaggio del suo potenziale ma vuole tornare in acque più conosciute e rassicuranti. Qui c’è il bello del tramonto, le sfumature rosate della triglia cotta al vapore nobilitata dal caviale che giocano con le 3 gradazioni e consistenze del rosso pomodoro. Non può non piacere. Goloso il gelato allo squacquerone e bella idea l’acqua di pomodoro a pulire la bocca, dolciastra e freschissima.

Caprese di Triglia LOfficina

SCAMPO AFFUMICATO, MELANZANA E CORALLO. Il piatto a effetto wow : sia per la presentazione da scoprire sotto una campana di vetro e coltre di fumo, sia per il sapore intenso dell’affumicato e la consistenza particolarissima della melanzana. Ho provato a capire la tipologia della cottura ma  mi sono persa al primo passaggio  così ho preferito  abbandonarmi al piacere di una scarpetta  inusuale (e furtiva) con maionese di crostacei e salsa di corallo.

BRODO, POLPO GRIGLIATO, POMPELMO ROSA E PAPAYA qui sono partita per un viaggio in Thailandia, ma il dolciastro mi ha tradito. Io sentivo il latte di cocco che in realtà non c’era. Si tratta di un polpo che si dà le “arie” (andando a ripescare l’ invenzione dello chef spagnolo Ferran Adrià) e figo è figo quindi va bene che se la tiri.

Polpo LOfficina Sirolo

SPIGOLA, BURRO, LIMONE E PREZZEMOLO. La famosa mugnaia, quella della nonna che spesso la fa con la sogliola, Il comfort food di mare per eccellenza, la rappresentazione della serenità: piatto pulito, senza sbavature di sorta. Sempre buono nella sua lodevole semplicità.

Spigola alla Mugnaia LOfficina

BOTTONI DI PASTA ALL’ UOVO, EMULSIONE DI SEPPIA E SUGO DI BRODETTO ALL’ANCONETANA Continua la tradizione con la classica pasta all’uovo che però assume una forma più piccola, regolare e delicata,  e si riempie e circonda di liquidi, brodetti ed emulsioni riconoscibili.

 

SPIGOLA ROYALE Riprende un grande classico francese La lepre à la royale caratterizzata dall’intenso profumo di marinature al vino rosso, tartufo perigord, di foie gras, di salsa tirata e cremosa quasi da mangiare al cucchiaio. La versione de l’ Officina aggiunge un paio di elementi interessanti: un pan brioche alla base (che a Davide viene sempre molto bene!) e una spugnola, uno dei primi funghi primaverili. La salsa color tortora con “il quinto -quarto” di spigola è strong. Un bell’assemblaggio che devi ricostruire cercando e infilzando il boccone perfetto.

Spigola Royale

GRANITA ALLO SHANDY E MOUSSE AL CEDRO arriva a resettare il palato con una rivisitazione della famosa “bicicletta” (birra e gassosa) addirittura da mangiare con cucchiaio d’oro.

Pre dessert LOfficina

RABARBARO, FRUTTI ROSSI, AVENA E YOGURT Un dessert che è un’esplosione di colore ma di matrice sana: va benissimo per chi è attento alla linea perché la vista è assolutamente appagata e il senso di colpa non è quello di chi ha appena “raschiato il fondo” di qualcosa di super cioccolatoso.

Dessert LOfficina Davide Breccia

La piccola pasticceria accompagna un buon caffè. E se è vero che quando stai bene non guardi l’ora e perdi totalmente la cognizione del tempo, posso rivelare che  sono fuggita dal Ristorante come Cenerentola dal ballo, ri- indossando bruscamente i panni della mamma, in un drastico ritorno alla realtà con  la fretta di Bianconiglio “Sono in ritardo! In arciritardissimo!

LOfficina Via Piave, 11,  Sirolo AN