Si può vivere un suggestivo viaggio tra mare e terra, moscioli e grano, baciati dal sole e con la testa spensierata tra le nuvole? Nelle Marche assolutamente sí! L’esperienza si chiama Sealand, io l’ho sperimentata qualche giorno fa e vi invito a provare.

Si parte dalla Baia di Portonovo dove si trovano i famosi moscioli selvatici che raccontati dalla voce dei pescatori hanno tutto un altro sapore e poi ci si sposta verso le colline dove, immersi nella spettacolare campagna dell’ agriturismo Rustico del Conero, è possibile cenare nell’ex fienile a lume di stelle rivivendo il magico incontro tra terra e mare. Qui, in una bella situazione country -chic, si assaggiano ricette che parlano di tradizione ma con divagazioni moderne, immersi in quell’ atmosfera autentica e genuina che le nostre Marche, quando vogliono, sono bravissime a regalare. Ma andiamo per ordine…

STORIE DI MARE : i Moscioli Selvatici, Slow Food e la Cooperativa di Pescatori

Cooperativa Pescatori Portonovo

Dai miei 100 giorni all’ esame ai primi intensi baci, dagli aperitivi romantici ai pranzi “a paccà” (che poi sei così piena che non riesci più a fare il bagno), la Baia di Portonovo rappresenta per me come per molti lo sfondo ideale dove ambientare innumerevoli emozioni. Non si tratta semplicemente di un luogo quasi piuttosto di una bella “droga”: chi conosce Portonovo lo ama, chi lo bazzica non può più farne a meno. Di esperienze qui se ne possono vivere un’ infinità e io oggi ve ne propongo una imperdibile: andare a incontrare lo zoccolo duro della Baia ovvero  la “Gente di Mare” della Cooperativa dei Pescatori. Che il famoso mosciolo di Portonovo si trovi solo qui nelle Marche (tra Ancona e Sirolo) abbia un profumo e sapore speciale e sia l’unico esempio di “cozza” pescata a mano e non allevata già lo sapevo, ma è stato affascinante scoprire come sia nato questo tipo di pesca. A spiegarmelo, oltre allo storico presidente della Cooperativa Sandro Rocchetti, c’era anche il Presidente della Condotta di Slow Food Ancona – Conero Roberto Rubegni che parla del mosciolo, presidio slow food dal 2003, come di un figlio di cui ogni anconetano dovrebbe andare fiero.

Moscioli Selvatici di Portonovo

Contadini, Cuochi e pescatori di Moscioli

Tutto inizia negli anni ‘50 quando i contadini del Poggio per integrare la propria dieta e “arrotondare” scendono nella Baia e iniziano a pescare i moscioli con i forconi. Dopo una prima fase di “boom” per questo tipo di pesca, l’allevamento di cozze (meno impegnativo e con una resa più sicura) ha preso il sopravvento. Oggi sono solo 4 gli equipaggi che praticano, da maggio a ottobre, la pesca del mosciolo,  una di quelle tradizioni un po’ romantiche che piacciono ai cuori sensibili oltre che alle buone forchette come me. E come si mangiano ‘sti Moscioli? In tutte le salse anche se generalmente all’ anconetano piacciono “scoppiati” cioè solo scottati per 5 minuti e con il limone . E io come li mangerò?
Proprio ripercorrendo al contrario e a ritroso le tappe di questa affascinante storia, saluto il mare per dirigermi verso la campagna alle spalle della Baia. A rendere il passaggio ancora più soft mi viene offerto un ciuffetto di finocchio marino, i famosi paccasassi che vivono nelle insenature delle rocce tra terra e mare, e con le mani unte e il palato soddisfatto sono pronta per la mia seconda tappa-avventura.

STORIE DI TERRA : L’Agriturismo Rustico del Conero e la bio cena country-chic

Agriturismo Rustico del Conero

Ph Credits Maurizio Pelosi

Dopo una discesa impervia e sterrata mi guadagno un’ oasi di pace. Qui il paesaggio è totalmente cambiato: il blu lascia spazio a colline già settembrine e dal color verde-violaceo di vigne e uva e immerso in quest’atmosfera “rustical- chic” mi accoglie un affascinante Casale in tipico stile marchigiano. L’ex fienile trasformato in un panoramico pergolato pieno di girasoli e agghindato per la cena rapisce giá il mio sguardo, ma lo stomaco deve pazientare ancora un pochino: un giro alla scoperta della struttura è d’obbligo. I Titolari sono Michele e Raffaela Polenta, due fratelli appassionati di cavalli che hanno canalizzato energie e sogni in questo bel progetto. Oltre agli appartamenti e alle camere ( 11 alloggi in totale) l’agriturismo propone tantissime attività per fare una full immersion totale e dinamica nel Conero,  basta scegliere il mezzo: a piedi con il trekking,  in bici utilizzando una delle loro mountain bike con pedalata assistita, o a cavallo. All’interno del casale c’è uno spettacolare centro Equestre con esemplari di tutte le razze: sia docili per passeggiate (anche con bambini)  sia stalloni belli focosi da gara, e corsi di equitazione con istruttori specializzati per tutte le età. Intanto l’arrivo del tramonto e il cambio di luce annuncia un aperitivo speciale. Con grande curiosità mi siedo a tavola.

Agriturismo Rustico del conero Cena

Ph Credits Maurizio Pelosi

In realtà l’agriturismo non possiede una cucina stabile ma si attrezza come stasera per aperitivi, cene ed eventi a tema che solo per la mise en place e lo scenario direi che ne vale assolutamente la pena. Le ricette che  andrò ad assaggiare in anteprima ( insieme a tanti blogger compagni di viaggio venuti da tutta Italia), sono nuove e create apposta per l’occasione. Come anticipato, propongono un interessante incontro tra terra e mare: il mosciolo di Portonovo abbinato alle farine bio, semintegrali e ai ceci di produzione dell’agriturismo. Cosa ne è venuto fuori?

Menù tra Terra e mare dello chef Gunther Wolff

Agriturismo Rustico del Conero Paccasassi

L’Aperitivo  Rustico e 100% Marchigiano ha superato la prova con lode!  I crostini con paté di ceci e moscioli che alla vista sembravano succulenti fegatini  non avevano niente da invidiare ai più famosi crostini “alla toscana” e si sono dimostrati assolutamente appetitosi e  originali. Forse avrei aumentato la dose di moscioli per dare più carattere al piatto ma poi è bastato “rapire” da un crostino vicino un ciuffetto di paccasassi  per  conferire quella spinta sapida e marina che cercavo. Un Signor Crostino per un Antipasto agri-marino,  perfetto se accompagnato da bollicine di un grande produttore “ vicino di Casale”: l’Azienda Agricola Moroder Viticoltrori storici del Conero.

Spaghetti moscioli e uva confit

Ph Credits Maurizio Pelosi

Si prosegue con 2 proposte di primi. Come tipologia di pasta hanno vinto le tagliatelle semintegrali al sugo rosso classico e saporito di pomodorini e moscioli, per quella loro consistenza bella ruvida e perfetta;  ma il premio della critica va all’originale condimento degli spaghetti biologici presentati con un creativo accostamento autunnale di moscioli e uva confit: stagionalità e piacere! Anche qui consiglierei di osare di più con i moscioli, noi viziosi marchigiani amanti del buono non ne siamo mai sazi!

Rustico del Conero: dolci con farina biologica

L’ happy end è rustico e concreto: niente panne, mousse, dolci al cucchiaio e fronzoli ma una bella tartelletta con marmellata di ciliegie da prendere con le mani e 1 – 2 o anche 3 bicchierini di vino di visciole che vanno giù che è una meraviglia e fanno sembrare ancora più brillante e luminoso il cielo.
Bella serata, dove la temperatura era calda e piacevole quasi quanto l’atmosfera.

Collaborazione Con Regione Marche

Ph Credits Maurizio Pelosi

Agriturismo Rustico del Conero:
Frazione Varano,
 Ancona