Dal 29 Settembre al 2 Ottobre torna la Sagra dell’uva di Cupramontana, la nonna trendy di tutte le sagre marchigiane

Fiumi di verdicchio, spettacoli, danze e atmosfera folle da baccanale;  e ancora, buona musica, spirito goliardico, carri allegorici e il vero gusto della tradizione in tavola. Che effetto fa ritrovarsi nella più antica Sagra delle Marche? E’ come andare a visitare  una nonna super trendy e ogni anno più smart. La Festa dell’Uva di Cupramontana ( dal 29 Settembre al 2 Ottobre) ha raggiunto quota 85 edizioni e non solo non guarda la pensione ma richiama sempre più gente con un programma di assoluta qualità. Andarci per noi marchigiani è un po’ una tradizione  e quasi un dovere morale, oltre che una grande occasione di divertimento!

Il menù di quest’anno è straordinariamente ricco. Come Ospiti d’onore sul palco si susseguiranno 3 grandi nomi della musica  che abbracciano  3 generi musicali e generazioni completamente diversi.

I BIG della Musica Italiana

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Si comincia Venerdì 30 Settembre con una band senza frontiere Riserva Moac  e si continua con Africa Unite, la band più autorevole del panorama reggae italiano. Sabato 1 Ottobre sarà la volta di Willie Peyote rapper e cantautore italiano (inizio concerto ore 23). Domenica 2 ottobre, un tuffo nel passato, con Cristina d’Avena un personaggio amatissimo da grandi e bambini, per un dolce arrivederci al prossimo anno ( inizio del concerto 18:30).

IL VERDICCHIO sempre Protagonista

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Se i Big della musica Italiana sono gli ospiti d’onore, l’indiscusso protagonista delle 4 giornate di festa sarà come sempre  Il Verdicchio, un vino che invecchia bene (migliora con gli anni come la festa che lo celebra), un bianco anomalo con grandissime  doti di longevità.

Proprio questo Nettare degli Dei dalle sfumature verdoline, particolarmente fresco, guiderà il nostro palato alla scoperta del borgo di Cupramontana, la Capitale del verdicchio, con quella nota di sapidità che lo caratterizza da sempre.

Quali sono le prime 3 cose da fare una volta arrivati alla Sagra dell’Uva? Ecco i miei consigli…

TAPPA 1: PROCURARSI UN CALICE DI VERDICCHIO

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  • Prendere un calice di Verdicchio e scegliere la modalità di assaggio. Veloce e “cameratesca” negli stands gastronomici in piazza (accompagnata da un vigoroso brindisi con tutti gli amici).  Più riflessiva, rilassata e appartata con i suggestivi Laboratori “Il Grande Verdicchio” nei Musei in Grotta, con percorsi di degustazione guidata e  chiacchiere di qualità tra un sorso e l’altro.

TAPPA DUE: SCEGLIERE COSA E DOVE MANGIARE

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ph QDM Notizie

  • Fare il giro degli innumerevoli stands gastronomici  in piazza ( i cosiddetti capanni ricoperti di canne di bambù sono 11) e leggere i menù con  tutte le succulente specialità marchigiane richiede tempo e  fa  automaticamente aumentare  l’acquolina in bocca. D’altra parte quando le Signore Cuprensi scendono in campo e si mettono seriamente dietro ai fornelli, non ce n’è  per nessuno. Allora il mio consiglio è di provarne almeno 3, il numero perfetto, lasciandoci  guidare dall’istinto e dalla curiosità gaudente, tanto la notte é giovane …

TAPPA 3: COGLIERE GLI ATTIMI

Fragustoepassione_ Sagra dell'Uva

ph Vincenzo Mollaretti

  • Parola d’ordine? Vagare, vagare, fotografare! E’ una festa che richiede movimento perché ricchissima di stimoli che vanno colti: dai gruppi e spettacoli folcloristici in giro per la città ai  Big della Musica  sul palco;  dal suggestivo e competitivo Palio della Pigiatura( sabato 1 ottobre) ai tradizionali Carri Allegorici  (il 2 ottobre c’è  la sfilata delle  5 contrade del Paese con creazioni ogni anno più fantasiose sulla tematica del Verdicchio) , dagli spettacoli in piazza al gran finale col bòtto: fuochi d’artificio ed emozioni! Vivere in pieno questa Sagra significa dunque immergersi nell’ atmosfera festaiola e lasciarsi contagiare.  Cupramontana va guardata, annusata, ascoltata, girata e rigirata, e perché no, fotografata!