Fattoria Fontegranne: cacio, capra e cavoli , bimbi, mucche e fave…da Eros non ci si annoia di sicuro e nessuno sta con le mani in mano

130 mucche, 70 capre, 1500 litri di latte al giorno e 30 tipi di formaggi prodotti tra “caci persi” (e perfortuna ritrovati) e “caci inventati”. Trascorrere una mezza giornata alla Fattoria di Eros Scarafoni ti fa capire (e vedere) quanto è “tosta” la vita di campagna e che i contadini, quelli veri, non hanno un attimo da perdere, ma in compensano lavorano ancora con col quel sorriso che in molti in città hanno perso.

Un pomeriggio in Fattoria, tra capra e cavoli

Quel giorno avevo accompagnato i bambini a un laboratorio di Marco Brandi, che con l’Associazione “Famiglia e Natura” organizza spesso interessanti eventi dedicati ai più piccoli. Questa volta avrebbero piantato la fava e raccolto gli ultimi pomodori e peperoncini nell’orto, per lasciare spazio alle colture invernali. Ma quale Orto? La cosa interessante è che il laboratorio si svolgeva nella mitica Azienda Agricola Fontegranne a Belmonte Piceno. Avevo tanto sentito parlare del famoso Eros, il re dei Formaggi, e mi era capitato di assaggiare alcuni suoi prodotti in giro per le Marche, ma non avevo mai avuto il piacere di andarlo a trovare.

Il Sogno di Eros Scarafoni in 5 Minuti (o forse meno)

Premetto che intervistarlo non è stato affatto facile. “Eros è nel fienile!”…e corri nel fienile. “Eros è appena andato via lo trovi dalle capre”. E vai dalle Capre. “Lo vedi là, è andato sul campo, lì dove ci sono le olive!”. E vai nell’uliveto.  “Non saprei, era qui un momento fa adesso ha preso il trattore…” E inseguilo dietro al trattore…

E finalmente, dopo averlo rincorso in lungo e in largo per tutta la fattoria, riesco a farlo sedere per 5 minuti…

 

“Ho il tempo di una sigaretta che ti piacerebbe sapere?”

Cosa potevo chiedere in 5 minuti?

Che l’azienda nasce nel 1968 da Alfredo, il padre di Eros, ormai lo sanno tutti. Avevo già letto che lui si è specializzato in industria Casearia a Reggio Emilia, che nel 2000 inizia la produzione di formaggio, partendo con semplici caciotte e arrivando a formaggi, sempre più complessi e strutturati.  Avevo avuto già modo di assaggiare uno di questi: il Bucchero infossato che passa 2 mesi in cella di stagionatura, 3 mesi in grotta e in ultimo è affinato nelle fosse per un periodo di 4 mesi, o come il Casec, quello che ho scelto di portare a casa, ricoperto di foglie di castagno, e che, come mi hanno consigliato, è semplicemente perfetto in abbinamento con la confettura di rosa canina e/o con la mela rosa dei Sibillini (Apoteosi!).

Allora mi limito a fare solo due domande, andando dritto sul personale

Il formaggio che gli piace di piu’

Così scopro che, anche se Eros è affezionato a tutti, l’ultimo arrivato è sempre il più apprezzato. Allora mi parla con orgoglio delle sua novità: una  “formaggetta piccola” (come la chiama lui) a pasta gessata, a cui ha dato il nome di cheesramella proprio perché incartata come una caramella.

E il suo sogno nel cassetto…

Tu immagina tanto tempo fa quando andavi dal contadino e lui  faceva tutto: formaggi, salumi, olio, sottolio, olive strinate. Potevi acquistare carni di varie razze locali, passata di pomodoro, confetture….Ecco, a me piacerebbe tornare a essere questo tipo di contadino.  Mi mancano il vino e il pane, il vino è ancora lontano…ma al pane…ci penso seriamente…

La sigaretta viene spenata, il tempo è scaduto. Me ne vado con questa visione Olistica di contadino e con la promessa di tornare a trovarlo, certa che Eros (che già ha raggiunto il 90% del suo sogno) aggiungerà presto un’altra tessera al suo agro-puzzle ideale.

E intanto vado da Irma….in Bottega, che più che raccontare mi fa assaggiare: i formaggi parlano da soli!