Dopo un viaggio culinario durato una intera estate con pit-stop enogastronomici  di altissimo valore, sono pronta a decretare il mio menu ideale 2019. Scopriamolo insieme…

Anche quest’anno con la pesca Saturnia siamo giunti al termine di uno strepitoso percorso. I primi morsi leggermente più acerbi ci hanno portato a sperimentare nuovi ristoranti come LOfficina a Sirolo e l’estroso Sepia by NiKo a Senigallia. Siamo tornati a Casa Rapisarda, certi che la fantasia dello chef e patron Alessandro avrebbe ancora una volta intrigato e a tratti sconvolto il nostro palato ( e la pesca trattata come un piccione à la Royale ha fatto bingo)! In una giornata piovosa ci siamo spinti a Filottrano dove l’esperienza di Andrea e Gessica della Trattoria Gallo Rosso hanno recuperato piatti vintage come le provocatorie pennette panna-wodka e saturnia, offrendo loro nuovo valore. Abbiamo sorseggiato Bellini dal maestro dei cocktail Stefano Renzetti accompagnati da pillole di saggezza e stuzzicherie varie. Siamo naturalmente tornati da Rosaria Morganti dei Due Cigni, madrina della saturnia, che quest’anno l’ha accarezzata con un menù ancora più affettuoso e delicato. Abbiamo pranzato a Jesi in un giardino dalla vista spettacolare “Dietro le Quinte” con un  impeccabile risotto. Ci siamo seduti  dal più grande e  ambìto di tutti: Mauro Uliassi. Un Ristorante speciale per un’occasione speciale:  il compleanno del Gaudente Produttore festeggiato con un’esperienza trisaturnica, quasi mistica che noi umani raramente proviamo.  E infine, abbiamo chiuso il cerchio col bótto,  andando a trovare a Civitanova un estroso poeta del cibo che mixa e “Mescola”.
E come ogni estate ha la sua hit parade con le canzoni più ascoltate e ballate del momento, anche io voglio creare il mio menù ideale, sintesi dei più gaudenti, convincenti, ficcanti piatti del 2019.

Il mio saturnico menu  perfetto

Antipasto_RapisardaCrostino ragù di piccione, foie gras e pesca Saturnia

Antipasti. Partiamo con l’entrée di Casa Rapisarda col suo spettacolare Mosciolo liquido con pesca Saturnia, un chupito che mentre apre lo stomaco lo delizia preparandolo a nuove avventure. Da Rapisarda prendiamo anche la nuova mostarda alla pesca Saturnia, pronta a rendere raffinato anche un semplice e villico pane e salame (e destinata a essere spalmata ovunque senza ritegno), ma è il crostino foodpornografco: ragù di fegatini di piccione, foie gras e pesca Saturnia sfumata con Calvados ad avermi irrimediabilmente sedotto. Fa salivare a guardarlo e coinvolge  in una passione carnale fatta di morsi e istinto. Premio speciale della critica anche alla pesca travestita da piccione e al coraggio di presentare un finto secondo di sola frutta.

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Mosciolo e Pesca Saturnia Rosaria MorgantiMoscioli e saturnia al cucchiaio

Cammina cammina come novelli pollicini, arriviamo a Montecosaro al ristorante Due Cigni, dove la saturnia gioca in Casa. E qui non possiamo non riassaporare lo strepitoso e riuscito connubio moscioli- pesca che Rosaria Morganti per prima propose e che oggi torna in una magistrale e delicata zuppetta al naturale con contaminazione dei reciproci umori. E dai 2 Cigni “rubiamo” anche una bottiglia di verdicchio riserva ( la sua cantina è forse la migliore di tutte le Marche!) e la proposta street con baccalà in tempura al profumo di pesca. Una “pucciata” nella salsa ai peperoni, un morso alla piccola molotov di piacere, e continuiamo il nostro cammino…

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Uliassi_ Pesca Saturnia e spugnole_Lab 2019Saturnia, morchelle e agrumi

A Senigallia, in una calda giornata che si preannuncia speciale, suoniamo il campanello del più grande di tutti e entriamo nel Tempio della Cucina Italiana. Il ristorante Uliassi  per un giorno da tristellato si trasforma in “trisaturnico”  e ci sconvolge con la rivisitazione del suo Pancotto alle mandorle, spuma con foglie di saturnia e ricci di mare. Uno scrigno di aromi, profumi, sapori che scivola in bocca e si perde nel blu dipinto di blu. Riemergiamo ancora confusi e felici dall’ abisso e andiamo in un bosco a raccogliere funghi. Il piatto Morchelle  (o spugnole), Saturnia, salsa al vino bianco e agrumi ci ricorda che le idee migliori sono anche le più semplici: bastano 2 ingredienti per  offrire grande sapore e spessore, nonostante l’incredibile leggerezza.

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Burro e Alici _ Ristorante MescolaAlici, burro, saturnia e tartufo

Giunti da Mescola le carte in tavola vengono “rimescolate” in un gioco d’azzardo già dall’entrèe: l’ostrica solitamente associata all’ aperitivo pre-pasto, si sposa invece con il gelato di pesca fermentata che generalmente lo conclude. É il contrasto l’abbinamento perfetto della serata: aperitivo/gelato, dolce/salato, caldo/freddo, morbido/croccante. Ma se dovessi scegliere un solo piatto premio l’originalità di una rivisitazione vietata ai minori: alici cotte nel burro chiarificato, pesca Saturnia, tartufo fresco estivo e pane alle noci e canapa. Connubio lussurioso, per il quale è oltraggioso usare le posate: che il burro fuso si lasci colare senza ritegno!

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Capesante e Risotto_ LOfficina SiroloCapasanta, foie gras, Saturnia e liquirizia / Risotto Bellini e gambero crudo

Sulla scia di ostriche e burro al grido: Vive  la France… (ma con un tocco di Marche che é ancora meglio), eccoci arrivati nella suggestiva terrazza vista mare de LOfficia Sirolo. Qui non badiamo a spese e ordiniamo la pesca Saturnia con capasanta, foie gras, e liquirizia, accostamento ammiccante e ruffiano che ci ricorda che qualche volta è anche bello ” vincere facile”.  Il palato adesso è predisposto ad accogliere un Signor risotto bellini e gambero crudo ipnotico e concentrico. Ostentiamo con raffinatezza e con un bel… Crepi l’avarizia!

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Risotto_ Hostaria dietro Le QuinteRisotto, Saturnia, gamberi crudi e prezzemolo

Il Risotto con la saturnia viene talmente bene che nel nostro Lab Ideale decidiamo di concederci il  BIS  perché non resistiamo alla cremosità di quello dell’ Hostaria  dietro le Quinte proposto con croccante pesca ghiacciata, gamberi crudi e interessante aggiunta di olio al prezzemolo a controbilanciarne la dolcezza. “Due risotti è meglio che One”!

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Saturnia Bellini Cocktail _ Bar RenzettiCocktail Bellini saturnia

Dopo aver offerto spazio ai giovani abbiamo bisogno di una sosta da un veterano maestro del Gaudio, nonché barman di straordinaria esperienza. Sorseggiare le due versioni saturniche di bellini e gin tonic di Stefano Renzetti, spizzicando due olive all’ ascolana, ascoltando storie di piacere e vita vissuta e magari, per i più raffinati viziosi, anche fumando un ottimo sigaro è decisamente un’esperienza impagabile e da augurare.

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Trattoria Gallo Rosso_ L'oca e la pescaOca in agrodolce speziato e saturnia

Visto che di passioni e di cultura non siamo mai sazi, maciniamo km fino a raggiungere la Trattoria Gallo Rosso di Filottrano per rivivere un’esperienza di poca apparenza e grande sostanza. Qui ci accomodiamo in un banchetto di altri tempi e riassaggiamo un Signor anzi un “Signorotto” secondo piatto. L’oca cotta in un agrodolce speziato  ci riporta senza indugi alla cucina rinascimentale.  Una proposta voluttuosa e sontuosa, un intenso elogio alla “lentezza” ricco di convivialità. La scioglievolezza della carne completamente glassata da una salsa agrodolce, grassa e fresca al tempo stesso, scalda gli animi e li rassicura.

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Panna cotta, Ricci di Mare, Saturnia e surprise…surprise

Come i migliori film si concludono con un colpo di scena, anche noi  per il dessert andiamo a Senigallia a vivere un’esperienza “Surprise…surprise…” dal MADiterranean flavour.  Un viaggio intenso, marino e sempre più audace, come lo definisce la mia compagna di viaggio e di avventure Dorina de Le Marchese del Gusto che ci ricorda che era rimasta solo una cosa con cui la Saturnia non era stata ancora abbinata: la cannabis (legale, ovviamente), grattugiata al momento. E  uno chef audace e provocatorio come Niko Pizzimenti non ha perso l’occasione di sperimentare.  Ecco allora una classica panna cotta impreziosita da una “salsa mou” ai ricci di mare. La pesca compare in doppia versione: candita e a mo’ di zuppetta fredda da aggiungere a piacere. Mare, dolcezza e leggerezza a ogni cucchiaio. “Chiudi gli occhi e hai ancora l’estate addosso e sulla lingua! “ (Cit. Dorina )

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Quando un viaggio giunge al termine a me arriva sempre un’ondata di malinconia. E’ il momento di tirare le somme, di fare bilanci, di riguardare le foto, di rileggere diari di bordo e di  portare a casa zainetti gonfi di esperienze ed emozioni da ordinare con calma nei vari scomparti. Una cosa è certa e qui rubo una frase di Camilleri:

“Se mentre mangi con gusto non hai allato a tia una pirsona che mangia con pari gusto allora il piaciri del mangiare è come offuscato, diminuito”. I miei gaudenti e saturnici compagni di viaggio hanno triplicato il piacere ed è stato un onore essere travolti insieme da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Grazie.